giovedì 12 marzo 2015

STEFANO CUCCHI RICORSO CON L'ASSOLUZIONE

SU STEFANO CUCCHI le luci non si sono ancora spente,fortunatamente,visto dopo l'assoluzione di tutti gli imputati,sia la famiglia che La procura generale di roma,HANNO DEPOSITATO IL RICORSO IN CASSAZIONE CONTRO IL VERDETTO CHE HA ASSOLTO SEI MEDICI,TRE INFERMIERI E TRE AGENTI DELLA POLIZIA PENITENZIARIA.Tre i ricorsi proposti,uno a firma del sostituto procuratore generale MARIO REMUS,un secondo da parte del padre di stefano,GIOVANNI e un terzo dalla sorella ILARIA,una donna che non ha mai mollato sulle verita'.Dodici le persone che per questa morte avvenuta ad ottobre 2009 sono state messe sotto processo.Come ben sappiamo  secondo l'accusa,STEFANO fu pestato nelle celle del tribunale,in ospedale furono ignorate le sue richieste e addirittura ABBANDONATO E LASCIATO MORIRE DI FAME E SETE .In primo grado i medici vennero condannati ad omicidio colposo,mentre infermieri e agenti assolti.In appello,il giudizio fu' ribaltato,tutti gli imputati assolti,ed ora il deposito dei motivi di ricorso in CASSAZIONE.LA SENTENZA è STATA DEFINITA illogica e contraddittoria.Per il procuratore,in sentenza SONO STATE SCARTATE VALIDE E PROBABABILI IPOTESI DI AGGRESSIONE VIOLENTA.PROSPETTANDO UNA POSSIBILE ACCIDENTALITA' DEI FATTI,NONOSTANTE DUE DELLE TRE  IPOTESI AVANZATE DALLA PERIZIA AFFERMINO UNA VERA E PROPRIA AGGRESSIONE FISICA.Alla fin fine è stato sottostimato il significato,il valore e la gravita' delle numerose lesioni sul corpo della vittima,giungendo a indicare l'azione che ha causato le lesioni,come una semplice SPINTA,escludendo un azione aggressiva con maggiore intensita'.Altro aspetto riguarda la causa della morte,tra le obiezioni della procura vi è da chiedersi in che misura l'asserita mancanza di certezze non dipenda dal COMPORTAMENTO GRAVEMENTE NEGLIGENTE DEI SANITARI.Per la famiglia ci sono difetti capitali nella formulazione dell'imputazione che avrebbe dovuto vedere il fatto qualificato come omicidio preterintenzionale,nei confronti dei tre agenti.Ricordiamo anche che la famiglia non si costitui'in appello nei confronti di medici e infermieri,DOPO UN RISARCIMENTO DA PARTE DELLA STRUTTURA SANITARIA,L'OSPEDALE PERTINI,dove STEFANO fu ricoverato e mori'.Si spera che per tutti,ma in particolare per la vittima,di arrivare ad una fine con un giudizio giusto nei confronti della reale verita' su cio' che capito' in quei maledetti giorni,vale anche per una famiglia che stoicamente lotta dal 2009..........

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