martedì 6 gennaio 2015

THE EDITORS SCINTILLE DARK

In questi anni tante le band che hanno provato a riproporre quel caro suono SCURO dei primi anni 80,c'e chi c'e riuscito,chi e' rimasto dall'altra parte del guado.GLI EDITORS ci  stanno provando dal 2005 ed e' dura per loro farsi largo tra le miriadi di band che popolano il territorio britannico,ma qualcosa alla fine si e' mosso.Anche loro in 4 con TOM SMITH voce e chitarra,CHRIS URBANOWICZ chitarra,AD LAY batteria e RUSSEL LEETCH basso.Vengono da BIRMINGHAM  tutti provenienti dall'universita' di STAFFORD,alla fine del 2004 firmato il primo contratto per l'indipendente KITCHENWARE.Subito due singoli, BULLETS E MUNICH,questo addirittura entrato in top twenty evento che li mandera' sui palchi di MTV.Inizia un primo tour casalingo,la stampa pompa i ragazzotti e a luglio esce THE BLACK ROOM,dove la loro potenza live,lascia il passo  ad un addolcimento per avere piu' successo in charts.IL problema che la copertina potrebbe rimandare richiami al dark dei JOY DIVISION ed invece qui siamo davanti ad una band che e' pronta per sfidare GLI INTERPOL,molte le similitudini.IL disco suona e ti da' l'impressione di aver gia' ascoltato il contenuto,ci sono richiami agli U2 nel suono della guitar,ma l'imbarazzante riferimento e' sempre verso gli INTERPOL ci pare una clone band.Da parte loro c'e troppa attenzione nel confezionare il brano da classifica ,quando invece c'era da ampliare il mondo dark,un occasione mancata.NEL 2007 il gruppo genera AN END HAS A START piazzandosi di botto il primo posto in  UK CHART,c'e' stato un gran lavoro di crescita musicale,ora i riferimenti volgono ai ARCADE FIRE,i pezzi si tingono di drammaticita' e una profonda  introspettiva.GLI EDITORS hanno capito la lezione,per poter avere un crescendo da parte della critica,stavolta troviamo riferimenti anche ai PSICHEDELIC FURS,GLI ECHO AND THE BUNNYMEN ma non si disdegna anche verso i soliti U2,COLDPLAY E RADIOHEAD.UN MIX che sembra dare buoni frutti,insomma la band riesce a scrivere un prodotto sopra i soliti standard imperanti.NEL 2009 uscira' IN THIS LIGHT AND ON THIS EVENING qui lascia interdetti in molti,la chitarra va' in secondo piano,spazio a synth e tastiere per un risultato di brani lunghi,dall'umore buio e riflessivo.Rielabora nelle 9 canzoni tutta la lezione NEW WAVE del passato DAI CURE AI BYNNYMEN,DAI JOY DIVISION AI DEPECHE MODE,DAI ULTRAVOX AI NEW ORDER.Come vedete nessuno escluso un rinnovamento che da' segni di forte sperimentazione ma anche di buoni risultati grazie alla complessita' compositiva e ad una buona dose di phatos.Arriveranno pero' ben 4 anni di forti travagli,URBANOWICZ lascera' la band causa divergenze musicali e solo nel luglio 2013 arrivera' finalmente THE WEIGHT OF YOUR LOVE  tornano a suonare strumenti rock decisamente,tra malinconiche indie pop song ad epichi riferimento ai U2 ,definitivamente scacciano i fantasmi dei JOY DIVISION e qui' mi dispiace di questa scelta,forse e' questo il loro limite, la sfida a distanza con gli INTERPOL la perdono per non asver mai fatto un disco all'altezza di TURN ON THE BRIGHT LIGTS,DI QUEST'ULTIMI,PECCATO......MA C'E ANCORA TEMPO.

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