mercoledì 10 dicembre 2014
IL PICCOLO LORIS VITTIMA DEL PASSATO DI SUA MADRE
In questi ultimi giorni la matassa sul caso del piccolo LORIS STIVAL si sta' inesorabilmente sbrogliando,dopo ben 6 ora d'interrogatorio nella quale la madre ha sempre ribadito che non l'ho ha ucciso,era il mio bambino.LA PROCURA DI RAGUSA ha emesso un fermo nei suoi confronti con la grave accusa di OMICIDIO VOLONTARIO,AGGRAVATO DAL LEGAME DI PARENTELA E OCCULTAMENTO DI CADAVERE.Un accusa pesante tenendo conto che lei 'e sua madre,VERONICA secondo le indagini svolte in maniera maniacale,ha ucciso con una fascetta di elettricista stretta attorno al collo quel sabato mattina del 29 novembre.Sempre lei successivamente avrebbe buttato il corpicino nel canalone in contrada MULINO VECCHIO.Nessun complice,alcun aiuto hafatto tutto da sola .I CARABINIERI E POLIZIA hanno portato in procura tutti gli elementi necessari per poi,emettere lo stato di fermo,di arresto.GRAZIE ANCHE AI FILMATI DELLE TELECAMERE SI E' RIUSCITI A RICOSTRUIRE QUELLE DRAMMATICHE ORE.Loris quella mattina e' tornato a casa,mentre la madre sosteneva di averlo accompagnato,ma i filmati confermando l'assenza del piccolo in macchina,troppo le incogruenze il puzzle grazie agli inquirenti si e' formato ora dopo ora.Chiaramente l'avvocato difensore smentisce la colpevolezza e che puo' fare?.La morte e' avvenuta nell'arco di un ora e mewzza tra le 9 e le 10,30,un orario compatibile con quei 36 minuti dove loro erano soli in casa.Veronica dopo aver compiuto il dellito carico' il corpo portandolo in tutta fretta nel canalone,per poi essere alla scuola di cucina.Resta il fatto che non si sa' ancora le motivazione che l'hanno spinta ad ucciderlo,probabilmente lo stato psichico di VERONICA ha pesato sul dramma che si stava compiendo,un banale litigio,magari,ha scaturito il resto.LORIS paga a caro prezzo le turbe di un passato grigio della madre,ingiustamente lui ne e' rimasto invischiato,forse per una persona cosi' instabile ,la responsabilita' di due bambini ha pesato in un modo decisivo,triste epilogo di una storia di un paesino della SICILIA.
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