martedì 17 febbraio 2015
L'ISIS MINACCIA L'ITALIA,VIA GLI ITALIANI DALLA LIBIA
Come ben sapete in questi ultimi giorni l'Italia ha ricevuto minacce da parte dell' ISIS,immediata è scattata l'operazione rimpatrio per gli italiani residenti in LIBIA,la Nostra ambasciata a TRIPOLI è stata chiusa per il DETERIORARSI DELLA SITUAZIONE.Con una nave i nostri connazionali sono giunti al porto di AUGUSTA,mentre l'isis diffonde un video intitolato MESSAGGIO FIRMATO CON IL SANGUE ALLA NAZIONE DELLA CROCE,con decine di persone decapitate e la minaccia SIAMO A SUD DI ROMA.Chi ha fatto ritorno da quei posti testimoniano che le bandiere isis sventolano a tripoli,è stata conquistata,la situazione è gravissima,la capitale è guidata ora da milizie filo-islamiche di FAYR LIBYA,che hanno preso il sopravvento imponendo un loro governo,guidato da AL HASSI,vicino ai fratelli mussulmani.Il video dove ci sono le minacce nei nostri confronti che dice esplicitamente PRIMA CI AVETE VISTO SU UNA COLLINA DELLA SIRIA.OGGI SIAMO A SUD DI ROMA....IN LIBIA.,ma c'è ne anche per l'AMERICA ,mentre scorrono immagini del mare insanguinato dai corpi egiziani decapitati,annunciano AVETE BUTTATO IL CORPO DI OBAMA BIN LADEN IN MARE,MISCHIEREMO IL SUO SANGUE CON IL VOSTRO.NEL FRATTEMPO L'egitto PROMETTE DI REAGIRE NEL MODO E NEI TEMPI CHE RITERRA' PIU' OPPORTUNI,GLI ASSASSINI MERITANO LA MALEDIZIONE DI allah,COSI' TUONA LA PIU' ALTA AUTORITA' ISLAMICA DEL PAESE,il gran mufti'd'egitto.LA FARNESINA annuncia che l'ITALIA rimane al lavoro con la comunita' internazionale per combattere il terrorismo e ricostruire uno stato unitario e inclusivo in LIBIA.POI L'AVVERTIMENTO DI STARE LONTANI DA TUTTE QUELLE ZONE A RISCHIO,la LIBIA è un territorio in guerra .Su un azione armata è d'accordo anche BERLUSCONI ,pur sperando di non giungere a tanto,ma criticando la drammatica evoluzione della situazione è la dimostrazione,cosi' dice,di quanto furono sbagliate le scelte occidentali relative al nord d'africa negli anni passati.Sta' di fatto che giovedi',il ministro GENTILONI relazionera' il parlamento e poi si vedra' il corso da prendere,cosa non facile visto le conseguenze sui civili,di un attacco armato.NEL frattempo in queste ultime ore l'isis minaccia ,se noi dovessimo attaccare,di lasciare alla deriva centinaia di barche cariche di migranti ,si calcola 500 mila profughi nei campi in LIBIA.Ora non si sa' quanto ci sia di vero nella minaccia e nei numeri,una cosa è certa ora hanno conquistato la LIBIA E POI..........
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