sabato 21 febbraio 2015

DURE CRITICHE AL JOBS ACT APPROVATO IERI

Il giorno dopo l'approvazione del JOBS ACT,si sono scatenate due critiche nei confronti del consiglio dei ministri.In anzi tutto all'interno dello stesso PD,questa è la cosa piu' grave in anzi tutto.Per FASSINA le scelte fatte SONO UNA GRAVE FRATTURA E UNA FERITA NEI CONFRONTI DEL PARLAMENTO.E' stato uno schiaffo al gruppo parlamentare del PD.Si è tornati indietro agli anni 50.La propaganda di RENZI prende in giro i precari e procura un danno ai lavoratori. CIVATI rincara la dose DA QUANTO SI APPRENDE,IL DECRETO SULLE LIBERALIZZAZIONI è UN MINIBERSANI,MENTRE IL JOBS ACT ERA IL PROVVEDIMENTO CHE ASPETTAVA DA ANNI LA DESTRA.CHE INFATTI FESTEGGIA.MENO DI BERSANI,PIU' DI BERLUSCONI.La Boldrini interviene affermando che ci sono stati anche dei pareri non favorevoli da parte delle commissioni di camera e senato e forse sarebbe stato opportuno tenerli nel dovuto conto.Veniamo ora a VENDOLA che non ha peli sulla lingua I DECRETI ATTUATIVI CONFERMANO,I LICENZIAMENTI COLLETTIVI,NON CHIARISCE QUALI SIANO LE RISORSE UTILI AD ALIMENTARE GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI,CONFERMA LA SPARIZIONE DELL'ART.18,SPARISCE IL DIRITTO AL LAVORO E AVANZA IL DIRITTO AL LICENZIAMENTO.Dalle sue parole comprendiamo la gravita' delle decisioni,i lavoratori ripartono da un sistema arcaico,quello appunto di fine guerra mondiale.CUPERLO dice la sua :non credo che quella di ieri sia stata una giornata storica.non lo è stata se guardi le cose con gli occhi dei lavoratori che sentono di aver perso qualcosa,della loro storia e dignita'.LA CGIL tramite la CAMUSSO afferma che restano i cocopro e si somma la monetizzazione crescente la precarieta' aumenta,non diminuisce,piu' precari,meno pagati,se si è a termne,somministrato,a chiamata,partita iva,accessorio,oppure sei indeterminato ma non piu' tutelato.e se rivendichi i tuoi diritti sei demansionato o licenziato.Vincono i licenziamenti,perdono i diritti e alla fine pagano i lavoratori.DAI 5 STELLE tramite DI MAIO CONFERMA CHE è DRAMMATICO CHE UN PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SI VANTI DI AVER ROTTAMNATO L'ARTICOLO 18 IN UN PAESE IN CUI SEMPRE PIU' PERSONE NON ANNO PIU' STABILITA' E GARANZIE NEL MONDO DEL LAVORO.QUESTE LE CRITICHE PASSIAMO ORA DALLA PARTE DEL GOVERNO, Sacconi ribadisce che si puo 'chiamare statuto dei lavori,non solo in omaggio a MARCO BIAGI ma soprattutto per indicare la necessita'di riconoscere pari dignita' di tutti i lavori,dipendenti e indipendenti,con alcune tutele comuni.ANDREA ORLANDO non e ' d'accordo con FASSINA secondo lui,questo governo affronta cose che per molto tempo sono state messe sotto il tappeto,a partire dal tema del precariato.Concludiamo con LUPI che parla di giornata storica per il lavoro italiano,la ragione stessa per cui esiste questo governo:il coraggio di cambiare davvero il paese.Come sempre si hanno vedute opposte,di certo è che la DESTRA HA SPUNTATO a suo favore il jobs act,diciamocelo questa è la loro politica,il PD ha calato le braghe e i lavoratori,lasciati al loro destino,ora sara' la storia che verra' a sentenziare questa riforma del lavoro,staremo come sempre a vedere e a giudicare.

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