sabato 8 dicembre 2018

L'ANGOLO ROSSONERO:VIGILIA DI MILAN-TORINO.

Milan Higuain rientra dalla squalifica di due giornate e Gattuso ritornerà al 4-4-2. In coppia con l'argentino ci sarà Cutrone. In difesa ancora grande emergenza e quartetto confermato: Calabria giocherà a destra, Abate e Zapata saranno i centrali e Rodriguez agirà a sinistra. Torino Mazzarri dovrebbe tornare al 3-5-2 con il ritorno a centrocampo dal 1' minuto di Baselli. In attacco, panchina per Zaza; la coppia d'attacco dovrebbe essere quella formata da Belotti e Iago Falque.Oggi a MILANO il nuovo arrivato,il brasiliano PAQUETA'il quale sara' Ancora più determinante di Higuain, almeno a giudicare dalla spesa: per rinforzare l’attacco con i gol del Pipita il Milan ha speso 18 milioni di euro (in attesa di versarne il doppio per il riscatto) mentre per aggiungere la fantasia di Paquetà ne sono stati necessari 35. Il più costoso acquisto rossonero dell’era americana di Elliott partirà oggi dal Brasile, atterrerà domani a Milano e sarà accolto in serata a San Siro. Senza poter scendere in campo, il deposito dei nuovi contratti sarà possibile solo dal prossimo tre gennaio, si accomoderà in tribuna: sarà comunque la prima presa di contatto con il nuovo stadio, a cui seguirà il primo incontro con Gattuso, la prima visita a Milanello e i primi test medici e fisici con il nuovo staff. Per tutti gli appuntamenti serviranno tre-quattro giorni di permanenza in città, al termine dei quali Paquetà tornerà in Brasile per poi stabilirsi definitivamente a Milano dall’inizio del prossimo mese. La prima partita utile di campionato sarà quella contro il Genoa del 20 gennaio, ma prima ci sono la Samp in Coppa Italia e soprattutto la Supercoppa Italiana a Gedda contro la Juve: solo una settimana fa Paquetà ha giocato novanta minuti nel Brasileiro e se si manterrà allenato potrà essere immediatamente disponibile.A ventun’anni può essere indirizzato da Gattuso nel ruolo che gli è più congeniale per caratteristiche o che potrebbe risultare più funzionale alla squadra: anche Paquetà sembra non avere ancora le idee chiarissime. Mesi fa si ispirava all’idolo Kakà e raccontava di prediligere zone centrali dal campo, negli ultimi giorni ha spostato il proprio raggio d’azione più a sinistra: «Come mezzala mancina mi trovo benissimo». Il campo conferma tanta flessibilità: ha giocato trequartista, falso nove, esterno di centrocampo e appunto mezzala. Qualità che trasferite al Milan possono essere sfruttate da suggeritore alle spalle di Higuain e Cutrone (soluzione che però annullerebbe il contributo degli esterni) oppure da interno o esterno del 4-3-3. I siti di statistiche brasiliani lo hanno eletto miglior giocatore del campionato: mischiando tutti i suoi numeri ne esce una partecipazione al gioco impareggiabile: 95 tiri, 10 gol, 41 passaggi chiave, 79 tackle, 55 dribbling riusciti. RELAZIONI — Due sono invece le presenze nella nazionale brasiliana, 39 il numero di maglia scelto, lo stesso con cui debuttò al Flamengo, e molteplici le squadre che lo avrebbero voluto acquistare: Paris Saint Germain, Liverpool, Barcellona. Leonardo ha fatto valere i suoi contatti sudamericani per battere la concorrenza e assicurare al iocatore un quinquennale da un milione e mezzo a stagione. Paquetà, da parte sua, si è dimostrato un ragazzo sensibile nelle relazioni: una settimana fa ha salutato i sessantamila del Maracanà e gli ex compagni e dirigenti del Flamengo – che lo aveva accolto a otto anni - con un pianto a dirotto inginocchiato a metà campo. E alla corte di Leonardo ha ricambiato con altrettanta stima: «Se ho scelto il Milan è tutto merito suo, mi ha convinto subito».

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