OBAMA AFFERMA FU UN ERRORE INTERVENTO NATO IN LIBIA NEL 2011

Mentre si parla di un nuovo intervento massicio in LIBIA,per OBAMA fu un grave errore nel 2011 intervenire in quella regione anche perchè sperava in un peso maggiore nell'operazione da parte INGLESE E FRANCESE.Si rende conto che l'intervento ha mandato nel caos l'intera nazione,questo e altro afferma in una lunga intervista al THE ATLANTIC e si toglie pure qualche sassolino nella scarpa nei confronti dei alleati.queste le sue parole:QUANDO MI GUARDO INDIETRO E MI CHIEDO COSA SIA STATO FATTO DI SBAGLIATO MI POSSO CRITICARE PER IL FATTO DI AVERE AVUTO TROPPA FIDUCIA NEL FATTO CHE GLI EUROPEI,VISTA LA VICINANZA CON la libia,SIA SAREBBERO IMPEGNATI DI PIU' CON IL FOLLOW-UP.fa' il nome di NICOLAS SARZOKY CHE VOLEVA VANTARSI DI TUTTI GLI AEREI ABBATTUTI NELLA CAMPAGNA,NONOSTANTE IL FATTO CHE AVESSIMO DISTRUTTO NOI LE DIFESE AEREE.PERMISE DI ACQUISTARE IL COINVOLGIMENTO DELLA FRANCIA IN MODO CHE FOSSE MENO COSTOSO E RISCHIOSO PER NOI.Riguardo CAMERON era distratto da una serie di altre questioni.Ammette che l'europa fece forti pressioni perl'intervento americano,l'amministrazione,ricorda OBAMA,ERA SPACCATA IN DUE.sono degli opportunisti è ormai diventata un abitudine negli ultimi decenni che in questi circostanze la gente ci spinga ad agire ma nn mostra nessuna intenzione di rischiare nulla nel gioco.conclude dichiarandosi ORGOGLIOSO di aver fatto marcia indietro nel 2013 sulla decisione di avviare i raid in SIRIA per punire l'utilizzo di armi chimiche da parte di BASHAR ASSAD.,CONCLUDE  "Sapevo che premere il pulsante di pausa per me avrebbe avuto un costo politico,ma sono riuscito a svincolarmi dalle pressioni e pensare in modo autonomo a quale fosse l'interesse dell'AMERICA,non solo rispetto alla SIRIA ma anche rispetto la democrazia.Come si vede l'AMERICA è stufa di lasciare sul campo i suoi soldati,scarica l'EUROPA alle sue responsabilita',da qui capiamo la pressione all'ITALIA per l'invio di 5000 soldati in LIBIA.Mi auguro solo che tutto cio' non avvenga,per evitare un bagno di sangue di vittime innocenti.